È comune praticare lo yoga perché è una disciplina molto benefica per la salute e la mente. Tuttavia, quando si tratta di posture inverse, tende a esercitare pressione e tensione sulla colonna vertebrale cervicale, causando molte lesioni al collo. Tra le principali posture possiamo segnalare Shirshasana, che prevede di stare in piedi sulle mani, e Sarvangasana sulle spalle.
Possono anche essere causate da asana in cui si eseguono stiramenti e allungamenti eccessivi del collo. Se siete principianti o yogi esperti, continuate a leggere il prossimo post. Oggi vi presenteremo le principali lesioni del collo e come trattarle con la terapia PRICE.
Quali sono i tipi più comuni di lesioni al collo quando si fa yoga?
Lelesioni al collo sono dovute principalmente a una cattiva tecnica di postura o a compressioni e sforzi ripetitivi sul collo. Sono anche comuni negli yogi principianti che non usano supporti per il collo. Ciò causa la compressione delle vertebre cervicali e il danneggiamento dei nervi spinali, con conseguente rigidità e dolore continuo.
Queste sono le lesioni più comuni che si verificano in questa zona negli yogi:
Contratture e strappi muscolari
Sono ilrisultato di movimenti improvvisi, continui e ripetitivi a livello del collo. Durante l'esecuzione di posture invertite in cui si mantiene una tensione costante, si genera un accorciamento delle fibre. Questo accorciamento è solitamente involontario e persistente e genera molto dolore e rigidità muscolare.
Ernia del disco
Sono causate da movimenti forzati o da una postura scorretta quando si cerca di stare a testa in giù e si appoggia il peso sul collo. Ciò provoca una deformazione della colonna vertebrale che provoca il rigonfiamento del disco e il pizzicamento dei nervi spinali. Questo provoca un dolore al collo da moderato a grave, che può irradiarsi alle spalle e alle braccia. Inoltre, può causare intorpidimento, perdita di sensibilità e debolezza muscolare.
Fratture cervicali
Lefratture sono rotture o fratture delle vertebre cervicali causate da urti o traumi al collo. Queste lesioni sono solitamente dovute a distorsioni, cadute o colpi diretti. Possono essere gravi e causare forti dolori, debolezza, perdita di sensibilità e paralisi degli arti inferiori.
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Come applicare la terapia RICE per trattare le lesioni al collo nello yoga?
La zona del collo è un'area molto delicata quando si tratta di lesioni, ma in caso di primo soccorso si può ricorrere alla terapia RICE. Questo metodo è stato ampiamente utilizzato per anni, ma da qualche tempo è stato aggiornato per diventare la terapia PRICE. Il nome deriva dall'acronimo che sta per protezione, riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione.
È possibile seguire queste raccomandazioni in caso di lesioni al collo nello yoga:
- Protezione: Quando si pratica yoga e si verifica una lesione al collo, è importante proteggere il collo. Ricordate che si tratta di una parte del corpo che coinvolge molti nervi e vasi sanguigni. Esistono ortesi e supporti per il rachide cervicale che proteggono la zona per evitare ulteriori lesioni.
- Riposo: Il riposo a livello del collo si limita a evitare movimenti e posture che comportano iperflessione e iperestensione. Non deve superare le 48 ore per evitare rigidità; per rispettare meglio il riposo si possono utilizzare ortesi o supporti.
- Ghiaccio: Si possono applicare impacchi freddi o di gel sul collo per ridurre il gonfiore e il dolore. Il ghiaccio è sempre stato un'ottima scelta come antinfiammatorio e analgesico. Può essere utilizzato per 15 minuti localmente e ripetuto 6-8 volte al giorno per 72 ore.
- Compressione: Sebbene la terapia PRICE preveda la compressione come tecnica per migliorare l'infiammazione e l'edema del collo, non dovrebbe essere utilizzata. Ricordiamo che il collo contiene arterie e vene che inviano il flusso sanguigno al cervello. Una compressione minima comporterebbe una riduzione del flusso sanguigno al cervello.
- Elevazione: L'elevazione del collo non può essere effettuata in quanto si trova per natura al di sopra del livello del cuore. È meglio utilizzare ortesi o supporti articolari per garantire il comfort di movimento.
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