La caviglia è senza dubbio una delle articolazioni che causano più problemi ai giocatori di calcio, perché è il punto in cui poggia tutto il peso del corpo e dove si accumula una grande tensione a causa di calci, corse e, soprattutto, colpi di palla.
Per questo motivo, in qualità di calciatore è necessario prendersi molta cura delle caviglie, perché potrebbero tenervi fuori gioco per diverse settimane. In questo articolo presentiamo le lesioni più comuni all'articolazione della caviglia e come trattarle con la terapia PRICE nei primi momenti dopo il loro verificarsi.
Quali sono i tipi più comuni di lesioni alla caviglia quando si gioca a calcio?
Di seguito vi illustreremo i principali disturbi che colpiscono i giocatori di calcio in questa articolazione, in modo che sappiate come identificarli quando ne subite uno.
Distorsione della caviglia
Si verifica quando la caviglia subisce una torsione insolita che provoca uno stiramento dei legamenti fino al punto di rottura, causando gonfiore e dolore nella zona. Questo infortunio è il più comune tra i giocatori di calcio, che espongono eccessivamente l'articolazione ai tackle aggressivi degli avversari.
Questa lesione ha 3 livelli di gravità:
- Distorsione di primo grado: si tratta di uno stiramento eccessivo del legamento che provoca piccole lacerazioni microscopiche. L'atleta di solito accusa dolore, gonfiore, lividi e difficoltà a muovere l'articolazione.
- Distorsione di secondo grado: è la rottura parziale del legamento, che a sua volta provoca dolore e gonfiore lievi, impedisce il movimento e ha difficoltà a sostenere il piede, comportando un periodo di recupero di alcune settimane.
- Distorsione di terzo grado: rottura completa del legamento, è una delle lesioni più gravi, con sintomi quali dolore acuto, lividi, instabilità della caviglia e incapacità di sopportare il peso. Questo tipo di lesione richiede l'immobilizzazione del piede e può richiedere anche un intervento chirurgico e la fisioterapia, con un periodo di recupero di circa sei-otto settimane.
Lesione del tendine peroneale
I tendini peronei sono tessuti che attraversano la caviglia e ci permettono di mantenerci stabili e liberi da distorsioni. Le lesioni a questi tendini sono direttamente collegate a una distorsione generata da forti placcaggi da parte degli avversari che possono danneggiarli causandone la lacerazione parziale o totale.
Un'altra lesione comune è la tendinite, un infortunio frequente nei calciatori, caratterizzata dall'infiammazione di uno o entrambi i tendini peroneali, che si sovraccaricano a causa dell'usura e dello stress che accumulano a causa della corsa e dei calci costanti che i giocatori effettuano in ogni partita.
Tendinite del tendine d'Achille
Il tendine d'Achille è una corda spessa e fibrosa che collega i muscoli del polpaccio al calcagno. La tendinite si verifica quando si infiamma o si irrita, a causa di un colpo inferto da un avversario o dell'usura accumulata dopo diverse partite in un periodo di tempo relativamente breve.
Il sintomo più evidente è un dolore acuto e costante alla base del polpaccio che richiede molto riposo per guarire prima di riprendere l'attività agonistica.
Frattura della caviglia
La caviglia come articolazione è composta da un anello che permette la connessione tra astragalo, tibia e perone. All'interno di questo anello la stabilità è garantita da due ossa: il malleolo mediale della tibia e il malleolo laterale del perone. Quando una di queste due ossa si frattura, la caviglia perde stabilità e genera infiammazione e dolore acuto che non permette nemmeno di camminare.
Questa lesione è molto comune nel calcio e può essere causata sia da un tackle molto violento da parte di un avversario sia da un atterraggio sbagliato dopo un salto per contestare una palla divisa. A seconda dell'entità della lesione, può essere necessaria l'immobilizzazione in un gesso o un intervento chirurgico di ricostruzione se l'articolazione è completamente rotta.
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Come applicare la terapia RICE per trattare gli infortuni alla caviglia nei calciatori?
La terapia RICE è una serie di passaggi che una persona deve seguire dopo aver subito un infortunio. L'obiettivo è quello di alleviare i primi sintomi dell'infortunio in modo da rendere tollerabili l'infiammazione e il dolore. Questo metodo ha ricevuto un aggiornamento chiamato PRICE, che sta per: Protezione, Riposo, Ghiaccio, Compressione ed Elevazione.
- Protezione: in caso di frattura, la caviglia viene fasciata o addirittura steccata. In questo modo si evitano ulteriori colpi o movimenti bruschi che potrebbero aggravare la lesione.
- Riposo: l'interruzione dell'attività fisica sarà essenziale per evitare che un movimento sfortunato peggiori le condizioni della caviglia. Anche la deambulazione deve essere effettuata con l'ausilio di stampelle.
- Ghiaccio: il ghiaccio viene utilizzato per ridurre il gonfiore applicando un impacco freddo sul lato della caviglia più colpito e gonfio.
- Compressione: La compressione viene applicata per evitare che l'infiammazione continui a progredire e per mantenere la stabilità dell'articolazione in modo da evitare ulteriori danni. Questa operazione può essere effettuata con un bendaggio o con una cavigliera compressiva.
- Elevazione: Infine, il piede della caviglia lesionata viene sollevato in modo da ridurre l'afflusso di sangue e impedire che il gonfiore continui a progredire.
Questa terapia deve essere utilizzata solo come primo soccorso o come terapia per le lesioni minori, come le distorsioni di primo grado. È opportuno recarsi dal medico per far analizzare la lesione e determinare il trattamento più efficace possibile.
Riferimenti
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